Uccelli

Sku
88-7694-934-8
16,00 €
Curatore: Anna Battaglia
Autore: Saint-John Perse
Isbn: 88-7694-934-8
Collana: Biblioteca Mediterranea Poesia
Uccelli
Maggiori Informazioni
ISBN88-7694-934-8
Numero in collana05
CollanaBiblioteca Mediterranea Poesia
AutoreSaint-John Perse
CuratoreAnna Battaglia
Pagine156
Anno2006
In ristampaNo
DescrizioneUccelli
Oiseaux è un poemetto di tredici Canti pubblicati per la prima volta nel 1962, intercalati a tredici acqueforti di Georges Braque, con il titolo L’Ordre des Oiseaux. Il prezioso album a tiratura limitata era stato progettato dagli editori di “Au vent d’Arles” di Parigi, per festeggiare gli ottant’anni del pittore. Nel dicembre dello stesso anno la raccolta di Saint-John Perse – senza le acqueforti di Braque e con il titolo Oiseaux – è pubblicata sulla Nouvelle Revue Française e l’anno successivo esce in volume da Gallimard. Nel 1957 a settant’anni SJP aveva ricominciato a soggiornare per lunghi periodi in Francia dopo un esilio volontario negli Stati Uniti che durava ormai dal 1941. Nella scansione dei suoi Canti, brevi poèmes en prose, l’azione dell’artista e del poeta è assimilata a quella dell’uccello, l’unico fra tutti gli animali ad aver dotato l’uomo di una nuova audacia, quella del volo. Ars poetica o poème critique, Oiseaux è una “meditazione estetica” e naturalistica sugli uccelli della natura e su quelli di Braque, sull’essenza della pittura e della poesia e sul loro rapporto con la realtà. La sua scrittura spesso tecnica, sempre precisa, se pur non aliena dal mistero o dall’enigma, e dove ampio spazio è concesso al sogno come strumento conoscitivo, non ammette arbitrari adattamenti, neanche nella ingenua intenzione di ricreare i ritmi perduti nel passaggio da una lingua all’altra, o la conversione in una nuova stilizzazione poetica. La traduzione che nel 1972 Romeo Lucchese diede di quest’opera di SJP ha una letteralità da cui è impossibile prendere le distanze e non solo perché questa traduzione ebbe il benestare del poeta stesso, ma perché la necessità costitutiva di questi versi non consentirebbe che la si sacrificasse in nome di una pretesa nuova e altra piacevolezza. Il testo a fronte ne farà fede.