Dal sacco di Roma all’Inquisizione

Sku
88-7694-336-6
19,00 €
Studi su Juan de Valdés e la Riforma italiana
Autore: Massimo Firpo
Isbn: 88-7694-336-6
Collana: Forme e percorsi della storia / ISSN 2612-5587
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Studi su Juan de Valdés e la Riforma italiana
Dal sacco di Roma all’Inquisizione
Maggiori Informazioni
ISBN88-7694-336-6
Numero in collana03
CollanaForme e percorsi della storia / ISSN 2612-5587
AutoreMassimo Firpo
Pagine236
Anno1998
In ristampaNo
DescrizioneDal sacco di Roma all’Inquisizione
Avvertenza • I. Il sacco di Roma del 1527 tra profezia, propaganda politica e riforma religiosa • II. Il problema storico della Riforma italiana e Juan de Valdés • III. Juan de Valdés tra alumbrados e ‘spirituali’. Note sul valdesianesimo in Italia • IV. Il «Beneficio di Christo» e il concilio di Trento (1542-1546) • V. Pietro Carnesecchi, Caterina de Medici e Juan de Valdés. Di una sconosciuta traduzione francese dell’«Alphabeto christiano» • VI. Alcune considerazioni sull’esperienza religiosa di Sigismon-do Arquer • Indice dei nomi
Il volume raccoglie una serie di saggi sulla storia religiosa del Cinquecento italiano tra gli anni venti e gli anni settanta, tra la cesura storica e ideologica segnata dal tremendo saccheggio del 1527 e il definitivo consolidarsi della Controriforma anche in virtù degli strumenti di controllo e repressione messi a punto nei decenni che fecero da sfondo alle riunioni del Tridentino. L’attenzione verte soprattutto sulla cosiddetta Riforma italiana, cercando di definirne alcune peculiari caratteristiche alla luce del ruolo fondamentale esercitato nella penisola dal magistero dottrinale di Juan de Valdés e dai suoi allievi ed epigoni, i cosiddetti “spirituali”, e di coglierne significative propaggini in Francia e soprattutto in Spagna. La straordinaria ricchezza della circolazione delle idee religiose nell’Europa cinquecentesca trova in queste pagine la conferma di prospettive talora inattese, volte a illuminare natura e caratteristiche di un dissenso religioso scaturito da istanze molteplici, in cui le esperienze di alumbrados spagnoli e di riformatori tedeschi o svizzeri, di autorevoli prelati della Chiesa romana e di eretici arsi sul rogo sembrano a volte intrecciarsi e sovrapporsi.
Massimo Firpo è professore di Storia dell’età della Riforma e della Controriforma all’Università di Torino. Tra i suoi studi si segnalano: Pietro Bizzarri esule italiano del Cinquecento (Torino, 1971); Antitrinitari nell’Europa orientale del ’500 (Firenze, 1977); Il problema della tolleranza religiosa nell’età moderna. Dalla Riforma protestante a Locke (Torino, 1978); l’edizione critica del Processo inquisitoriale del cardinal Giovanni Morone (voll. 6, Roma, 1981-95), in collaborazione con Dario Marcatto; Tra alumbrados e ‘spirituali’. Studi su Juan de Valdés e il valdesianesimo nella crisi religiosa del ’500 italiano (Firenze 1990); Inquisizione romana e Controriforma. Studi sul cardinal Giovanni Morone (Bologna, 1992); Nel labirinto del mondo. Lorenzo Davidico tra santi, eretici, inquisitori (Firenze, 1992); Riforma protestante ed eresie nell’Italia del Cinquecento (Roma-Bari, 1993); l’edizione critica di Juan de Valdés, Alfabeto cristiano (Torino, 1994); Gli affreschi di Pontormo a San Lorenzo. Eresia, politica e cultura nella Firenze di Cosimo I (Torino, 1997).