Pluto

Il Pluto, l’ultima opera aristofanea conservata integralmente, costituisce una tappa fondamentale nell’evoluzione dalla commedia antica a quella di mezzo. Negli anni di profonda crisi economica, sociale e politica che seguono la sconfitta di Atene nella guerra del Peloponneso, il poeta comico presenta ai suoi concittadini il sogno di ricchezza di Cremilo, che, grazie all’incontro con il dio Pluto, ha la possibilità di scacciare la Povertà e di godere, insieme ai suoi amici, di un benessere acquistato senza scendere a compromessi in campo morale. All’interno di una vicenda apparentemente semplice e lineare, ambiguità e volute incongruenze rendono difficile catturare il significato profondo della commedia, rivolta a un pubblico “di massa” e pertanto costruita in modo da consentire — oggi come ieri — una pluralità di letture possibili, dalla più agevole — per chi ama la risata — alla più complessa — per chi non rinuncia a una riflessione critica sul problema della ricchezza.