Andirivieni linguistici nell’Italo-romània

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978-88-6274-437-9
16,00 €
Autore: Franco Fanciullo
Isbn: 978-88-6274-437-9
Collana: In forma di parola / ISSN 2611-6014
Andirivieni linguistici nell’Italo-romània
Maggiori Informazioni
ISBN978-88-6274-437-9
Numero in collana20
CollanaIn forma di parola / ISSN 2611-6014
AutoreFranco Fanciullo
PagineVIII-216
Anno2013
In ristampaNo
DescrizioneAndirivieni linguistici nell’Italo-romània
Presentazione • I. La forza delle parole • II. Il napoletano, gli altri dialetti meridionali e i relativi, reciproci rapporti. Qualche considerazione • III. Avatar italo-romanzi del lat. Tĭtŭlus • IV. I vocalismi (tonici) romanzi: siamo davvero così sicuri di quello che è successo? Un caso “transizional” • V. Romanzo e greco nell’area italiana meridionale medievale • VI. Lessico: italiano, dialetti, etimologia • VII. Terze schede etimologiche, italiane e dialettali • Indice del lessico e delle cose notevoli • Bibliografia
“Enigmi” etimologici (perché l’italiano ha lupo, con la ú, e non *lópo, come ci aspetteremmo? cosa possono avere in comune una ‘falda scoscesa di monte’, un ‘grosso ciocco di legno’, l’essere ‘duro, fisso, rigido’ e l’italiano atticciato? perché il biacco, cioè il ‘Coluber viridiflavus’, si chiama biacco? e sarà vero che l’italiano strisciare è sprovvisto di ascendenze latine?), allotropie fonetiche inattese (perché dall’antroponimo latino tuccius abbiamo, nella Calabria meridionale, sia la località detta Tuzzu sia il torrente Tuccio?), sproporzione fra norma ed eccezioni nel vocalismo tonico di certi dialetti salentini, l’interazione - poco visibile, se vogliamo, ma indubitabile - fra napoletano in quanto varietà linguistica dell’antica capitale e i dialetti già “regnicoli, e, ancora, frustuli di varietà italiane meridionali (siamo intorno al Mille e nei due o tre secoli immediatamente successivi) “salvati”, in qualche modo, nei documenti bizantini dell’Italia normanna… I romanzi gialli saranno sicuramente più leggeri; ma, forse, anche un libro di linguistica (storica) si potrà leggere come un giallo.

Di origini salentine e preoccupantemente (per l’interessato) oltre la sessantina, dopo un andirivieni, durato più decenni, che lo ha portato dalla Puglia a Pisa (dove si è laureato, si è perfezionato e ha iniziato la carriera universitaria), e poi a Potenza, a Viterbo, a Torino e, infine, nuovamente a Pisa, Franco Fanciullo insegna Glottologia e Dialettologia presso l’Ateneo pisano. I suoi interessi linguistici, di taglio eminentemente diacronico, riguardano il sistema linguistico italo-romanzo, soprattutto quello mediano e meridionale, e le lingue del bacino del Mediterraneo, con le quali l’italo-romanzo ha intrattenuto i maggiori rapporti. Collabora al Lessico Etimologico Italiano (diretto in Germania, a Saarbrücken, da M. Pfister e W. Schweickard); dal numero 65 (anno 2004) dirige la rivista pisana L’Italia Dialettale (ora arrivata al suo LXXIII numero, anno 2012) e dal 2009 è condirettore della rivista Lingua e Stile. Tra le sue pubblicazioni, si segnalano i volumetti Etimologie dell’Italo-romània (2002) e Dialetti e non solo (2004), entrambi accolti da Gian Luigi Beccaria nella collana «In forma di parola», e il manuale Introduzione alla Linguistica Storica, pubblicato nel 2007 e ristampato, con ampliamenti, nel 2011.