«l’Unità» 1924-1939

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88-7694-587-3
23,00 €
Un giornale “nazionale” e “popolare”
Autore: Fiamma Lussana
Isbn: 88-7694-587-3
Collana: Ventunesimo Secolo. Studi e ricerche sull'età contemporanea / ISSN 2724-4962
Quick Overview
Un giornale “nazionale” e “popolare”
«l’Unità» 1924-1939
Maggiori Informazioni
ISBN88-7694-587-3
Numero in collana03
CollanaVentunesimo Secolo. Studi e ricerche sull'età contemporanea / ISSN 2724-4962
AutoreFiamma Lussana
Pagine402
Anno2002
In ristampaNo
Descrizione«l’Unità» 1924-1939
La storia dell’ «Unità» dal 1924 al 1939 non era stata mai scritta. Chi faceva «l’Unità»? Qual era la sua linea e il suo contenuto? Era un giornale di sola propaganda politica o aspirava a diventare un grande giornale popolare? Quanto si discostava dalla linea del partito? Quanto da Mosca? Chi erano i suoi lettori? Queste le principali domande alle quali il libro tenta di rispondere. Interrogando fonti diverse e seguendo in parallelo la storia del Pci, questo libro ripercorre per la prima volta la storia dell’ «Unità» a partire dalla lettera sulla sua fondazione che Gramsci scrive da Mosca, ai compagni del partito, nel settembre del ’23. La ricerca è stata condotta prevalentemente negli archivi e nella biblioteca della Fondazione Istituto Gramsci di Roma dove sono depositati l’intero archivio del Pci e la raccolta più completa esistente del giornale comunista. Ma la storia dell’«Unità» non poteva essere una storia solo dal di dentro. Il giornale «integrale» a cui pensa Gramsci non è solo il giornale del partito. È il giornale di tutti, aperto al contributo del suo pubblico. È un giornale «nazionale» e «popolare». In Appendice al volume, assieme ad altri documenti inediti rinvenuti presso l’Archivio centrale dello Stato, sono riprodotte alcune lettere di militanti del partito sequestrate dalla polizia assieme all’«Unità» clandestina. Spedite in Italia dalla Francia e dalla Svizzera, le lettere degli emigrati italiani sono un contributo straordinario per la ricostruzione dei lettori dell’«Unità».
Fiamma Lussana è coordinatrice delle attività e del comitato scientifico della Fondazione Istituto Gramsci di Roma. Collabora alla rivista «Studi Storici» dove ha pubblicato diversi saggi sulla storia del movimento femminile in Italia e in Francia e sul rapporto fra politica e cultura nell’Italia del dopoguerra. È autrice del saggio Le donne e la modernizzazione: il neofemminismo degli anni settanta, apparso nella Storia dell’Italia repubblicana einaudiana. Ha curato i volumi Una storia nella Storia. Gisella Floreanini e l’antifascismo italiano dalla clandestinità al dopoguerra (Res Cogitans, 1999) e, con A. Vittoria, Il «lavoro culturale». Franco Ferri direttore della biblioteca Feltrinelli e dell’Istituto Gramsci (Carocci, 2000).