«Terre Riconquistate»

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88-7694-886-4
17,00 €
De-germanizzazione e polonizzazione della Bassa Slesia dopo la II Guerra Mondiale
Autore: Davide Artico
Isbn: 88-7694-886-4
Collana: Ventunesimo Secolo. Studi e ricerche sull'età contemporanea / ISSN 2724-4962
Quick Overview
De-germanizzazione e polonizzazione della Bassa Slesia dopo la II Guerra Mondiale
«Terre Riconquistate»
Maggiori Informazioni
ISBN88-7694-886-4
Numero in collana11
CollanaVentunesimo Secolo. Studi e ricerche sull'età contemporanea / ISSN 2724-4962
AutoreDavide Artico
PagineVI-238
Anno2006
In ristampaNo
Descrizione«Terre Riconquistate»
Lo spostamento dei confini della Polonia in seguito alla seconda guerra mondiale comportò consistenti trasferimenti di popolazione. Vi furono migrazioni all’interno dei nuovi confini, in particolare verso le regioni occidentali di nuova acquisizione, e vi furono spostamenti attraverso i confini, soprattutto immigrazione dall’Ucraina ed espulsioni verso la Germania. La Polonia fu allora attraversata da flussi migratori coatti che erano ritenuti necessari per dare al paese una popolazione etnicamente omogenea. Al centro di questo libro vi è la Bassa Slesia, una regione in cui nel dopoguerra venne trasferita popolazione polacca e da cui fu allontanata popolazione tedesca. L’allontanamento dei tedeschi non fu semplice esecuzione di ordini impartiti dall’Urss, ma frutto anche di decisioni polacche ispirate da un forte nazionalismo. L’Urss, stabilendo la propria influenza sulla Polonia, ne riconosceva il nazionalismo e le offriva la possibilità di trovare soddisfazione contro il secolare nemico te­desco in cambio della perdita dei territori ad est della Linea Curzon.
Davide Artico, classe 1966, è docente a contratto alla Facoltà di Lettere dell’Università di Breslavia. Si è addottorato in storia contemporanea all’Università degli Studi di Torino il 9 marzo 2004 con la tesi da cui è tratto questo libro. Cittadino polacco ed italiano, si adopera da sempre a favore dei contatti culturali fra i due Paesi, convinto che la storia debba essere un luogo di incontro e non di scontro fra i popoli. È stato anche curatore del volume collettaneo Il viaggio come realtà e come metafora, con i contributi dei maggiori italianisti polacchi.