La virtù e il corso del mondo

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88-7694-638-1
25,00 €
Curatore: Giovanni Moretto
Autore: Alberto Caracciolo
Isbn: 88-7694-638-1
Collana: Etica ed ermeneutica
La virtù e il corso del mondo
Maggiori Informazioni
ISBN88-7694-638-1
Numero in collana02
CollanaEtica ed ermeneutica
AutoreAlberto Caracciolo
CuratoreGiovanni Moretto
PagineXVIII-346
Anno2002
In ristampaNo
DescrizioneLa virtù e il corso del mondo
Nelle lezioni accademiche qui raccolte, Alberto Caracciolo pone didatticamente il discorso che viene svolgendo ai suoi giovani uditori sotto un titolo tratto dalla Fenomenologia dello spirito di Hegel, e precisamente dal paragrafo c della parte B. del V capitolo: La virtù e il corso del mondo, che, com'è noto, mette in luce il contrasto insanabile esistente, nella concezione hegeliana, tra i due termini figuranti nel titolo del paragrafo: le anime piene di virtù si lanciano contro il corso del mondo, ma, come afferma Hegel, il corso del mondo va avanti impassibile. Ora, per aprire la strada al proprio discorso, Caracciolo sottolinea come a contrapporsi al corso del mondo sia in Hegel una falsa virtù. Ma la virtù, è la sua domanda, “è necessariamente falsa? E la virtù che si pone e si sente a disagio col corso del mondo è solo la virtù degli uomini che, hegelianamente, si riempiono di belle frasi, di vuote frasi? Non ci possono essere degli uomini serissimi che hanno sentito proprio questo contrasto terribile col corso del mondo? Ma quale è quella persona veramente seria che possa sentirsi in armonia col corso del mondo?”. (dall'Introduzione)
Alberto Caracciolo (S. Pietro di Morubio, Verona, 22/1/1918 - Genova, 4/10/1990) è stato professore ordinario di Estetica, di Filosofia della religione e di Filosofia teoretica presso l'Università di Genova, dove ha svolto il suo magistero per un quarantennio. Tra le opere principali che scandiscono il suo itinerario di pensiero vanno ricordate: L'estetica di Benedetto Croce nel suo svolgimento e nei suoi limiti (1948); Arte e pensiero nelle loro istanze metafisiche. I problemi della "Critica del giudizio" (1953); La persona e il tempo (1955); Studi jaspersiani (1958); La religione come struttura e come modo autonomo della coscienza (1965); Religione ed eticità. Studi di filosofia della religione (1971); Karl Löwith (1974); Pensiero contemporaneo e nichilismo (1976); Nichilismo ed etica (1983); Studi heideggeriani (1989); Nulla religioso e imperativo dell'eterno. Studi di etica e di poetica (1990).