Tra allegoria e intertestualità: l’“eroe stupido” di J. M. Coetzee

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88-7694-865-1
15,00 €
Autore: Chiara Lombardi
Isbn: 88-7694-865-1
Collana: Ianus. Confronti letterari / ISSN 2723-9292
Tra allegoria e intertestualità: l’“eroe stupido” di J. M. Coetzee
Maggiori Informazioni
ISBN88-7694-865-1
Numero in collana15
CollanaIanus. Confronti letterari / ISSN 2723-9292
AutoreChiara Lombardi
PagineIV-152
Anno2005
In ristampaNo
DescrizioneTra allegoria e intertestualità: l’“eroe stupido” di J. M. Coetzee
Questo saggio analizza la condizione del personaggio in alcuni romanzi di J. M. Coetzee, autore sudafricano e premio Nobel 2003: Waiting for the Barbarians (1980), Life & Times of Michael K (1983), Disgrace (2000). Per il magistrato, Michael K, David Lurie, infatti, essere “eroe stupido” significa sentirsi inermi e impotenti di fronte alla violenza della storia, che assume spesso le forme più subdole e più lesive della dignità umana. Di fronte a ciò, essi esprimono il desiderio e la volontà di cercare risposte negli autori del passato, i quali compongono una più o meno implicita intertestualità, dialettica e ironica, ma sempre di per sé sfuggente e insufficiente. Al tempo stesso, l’allegoria – che si intreccia con l’intertestualità in visioni che sfuggono al controllo razionale, come nei sogni – figura in modo altrettanto ambivalente, ora come spazio di fuga e di fantasia, ora come pericolosa tendenza a interpretare, quindi a sottoporre l’altro a un’inevitabile violenza. Per questo, le figure mitiche più frequentemente evocate per la storie d’amore del magistrato e di David Lurie sono quelle di Amore e Psiche e di Orfeo ed Euridice, simboli di amore e di conoscenza, ma anche di perdita, di distanza e morte, così come i personaggi di Enea e del faquir arabo si affacciano dietro l’“eroe” anomalo Michael K – ritardato mentale e dal labbro leporino – dandogli dignità e un ruolo al quale, tuttavia, egli non smetterà mai di sottrarsi.
Chiara Lombardi è laureata in Lettere Classiche e dottore di ricerca in Letterature Comparate all’Università di Torino. Dalla tesi di dottorato ha ricavato il saggio Troilo e Criseida nella letteratura occidentale, in corso di pubblicazione. Ha partecipato alla redazione di alcune voci del Dizionario dei personaggi (Utet, Torino, 2003) e del Dizionario dei capolavori (Utet, Torino, in corso di pubblicazione) e collabora alla rivista “L’Indice” con recensioni su saggi e romanzi. Ha pubblicato una raccolta di poesie, Notte sul mare (G.E.T, Torino, 1996), e due racconti: Accalmia (“Astolfo”, VI, 1999/1, Edizioni dell’Orso, Alessandria) e Delia la Fachira, tra i vincitori 2005 del premio selezione per il tema “Sfide” dell’Osservatorio Letterario Giovanile di Torino (Rubbettino, Catanzaro, 2005).