Da Giuditta a Giuditta

L’epopea dell’eroina sacra nel Barocco
Autore: Lorenzo Carpané
Isbn: 88-7694-916-X
Collana: Manierismo e Barocco / ISSN 1724-8558
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Quick Overview
L’epopea dell’eroina sacra nel Barocco
Da Giuditta a Giuditta
Maggiori Informazioni
ISBN88-7694-916-X
Numero in collana07
CollanaManierismo e Barocco / ISSN 1724-8558
AutoreLorenzo Carpané
Pagine148
Anno2006
In ristampaNo
DescrizioneDa Giuditta a Giuditta
Due poeti, per tre Giuditte epiche: Giacinto Branchi, veronese (nel 1642) pubblica la Giuditta trionfante; Bartolomeo Tortoletti, veronese di nascita ma romano d’adozione, dapprima (nel 1628) la Iuditha vindex, poema latino in cinque libri, poi (nel 1648) reso in dieci canti volgari col titolo Giuditta vittoriosa. Essi ci permettono di sondare territori diversi del mondo letterario e di quelli circostanti: da un lato il municipale Branchi, tutto immerso nella realtà veronese, che da quella tuttavia sa accettare suggestioni legate al mondo delle arti figurative; dall’altro, Tortoletti, immerso nella realtà universale della Città Eterna, centro allora di una vita letteraria ed artistica certamente di rilievo e ricca di apporti plurimi, catalizza istanze diverse, riflette una intertestualità ben più variegata e ricca. L’intento educativo è scoperto in entrambi gli autori, entrambi proponendo modelli mediati di comportamento: più politicamente e socialmente esposto quello del Branchi, più etico e morale quello del Tortoletti, ma sempre all’insegna di Maria: minimo comun denominatore di questi poemi e uno dei tratti più significativi di quella religiosità barocca. Una Giuditta mariana che è insieme figura della Chiesa, di una Chiesa militante, più “marziale”, attiva e combattiva su tutti i fronti aperti. Due Giuditte comunque diverse, quelle dei due autori, anche nella ricerca del bello poetico, di cui vengono indicate due vie alternative: l’una, quella di Tortoletti, lastricata di decorazioni, lussureggiante e splendida, ma forse algida; l’altra riscaldata maggiormente dalla bellezza terrena, ma più dimessa forse. L’una e l’altra, insieme, sintesi significativa di tutta una stagione della letteratura e della cultura dalla ricchezza ancora da esplorare a fondo.
Lorenzo Carpanè, incaricato di Letteratura italiana presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Verona, ha pubblicato in questa stessa collana la tragedia L’Umiltà esaltata overo Ester regina di Ciro di Pers. Oltre ad altri studi sul Pers (Per la tradizione manoscritta e stampa delle poesie di Ciro di Pers, Milano, 1996), ha dato alle stampe saggi su Torquato Tasso, Battista Guarini, Girolamo Maggi, seguendo gli incroci tra filologia, bibliografia e critica letteraria, soprattutto tra Cinque e Seicento.