Marino e il Barocco. Da Napoli a Parigi

Atti del Convegno (Basilea, 7-9 giugno 2007)
Curatore: Emilio Russo
Isbn: 978-88-6274-073-9
Collana: Manierismo e Barocco / ISSN 1724-8558
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Atti del Convegno (Basilea, 7-9 giugno 2007)
Marino e il Barocco. Da Napoli a Parigi
Maggiori Informazioni
ISBN978-88-6274-073-9
Numero in collana10
CollanaManierismo e Barocco / ISSN 1724-8558
CuratoreEmilio Russo
Pagine412
Anno2009
In ristampaNo
DescrizioneMarino e il Barocco. Da Napoli a Parigi
Premessa di Emilio Russo • Saluto della Direttrice dell’Istituto di Italianistica di Maria Antonietta Terzoli • A. Quondam, Marino e il Barocco, ieri e oggi • A. Martini, «Tempro la lira»: le poesie del Marino in un codice per nozze del primissimo Seicento (BNF, ital. 575) • M. Corradini, Forme dell’intertestualità nel Ritratto del Serenissimo don Carlo Emanuello • C. Carminati, Un manoscritto di rime mariniane (Parma, ms. Palatino 876) • V. De Maldé, Marino dall’Egloga pastorale all’Idillio. Appunti sul testo delle Egloghe • E. Ardissino, Le Dicerie sacre del Marino e la predicazione di primo Seicento • C. Caruso, La Galeria: questioni e proposte esegetiche • G. Arbizzoni, L’ambizione epica: Gerusalemme distrutta e Strage degl’Innocenti • M. Slawinski, Della Lira Parte Terza: sulla strada dell’Adone? • D. Boillet, Clizio et Fileno dans l’Adone de Marino • M. A. Terzoli, L’Adone: iconografia del frontespizio in un’edizione veneziana • A. Colombo, Adone poema di pace (letture erasmiane del Marino?) • F. P. Raimondi, Tracce vaniniane nell’Adone del Marino? • Indice dei nomi
Il volume raccoglie gli atti di un convegno tenutosi a Basilea nel giugno del 2007 con la partecipazione di alcuni tra i maggiori studiosi del poeta napoletano e della stagione di primo Seicento. L’incontro ha rappresentato una messa a punto degli studi sul Marino, comprendendo in egual misura consuntivi delle ricerche degli ultimi anni e presentazione dei lavori in corso, con una petizione di ordine filologico, se era ed è vero che mancano ancora per molte delle opere mariniane non solo edizioni affidabili ma anche primi ragguagli sulla tradizione manoscritta e a stampa.  L’insieme degli studi ha così offerto approfondimenti puntuali, la precisa ricostruzione di testimoni (così per le Rime e le Egloghe), la complessa strategia di riscrittura delle fonti messa in atto dal Marino dal Ritratto alla Galeria, la novità relativa delle Dicerie nel panorama dell’oratoria di primo Seicento. Con riguardo all’Adone, punto centrale e più alto della parabola del Marino e di tutto il Barocco italiano, gli interventi oscillano dall’esegesi puntuale delle ottave a più ampie ipotesi critiche, sulla figura di Fileno o sul senso del «poema di pace», accumulando tessere per un nuovo commento, oltre la fondamentale esegesi di Giovanni Pozzi. Il clima di collaborazione, cordiale ed effettiva, creatosi tra i partecipanti alle giornate basilesi, e una serie di iniziative che ne sono scaturite lasciano intravedere una nuova e importante stagione di studi, e consentono l’augurio che questo volume possa riuscire piuttosto un preludio che non un bilancio.