La lingua e il femminile nella lessicografia italiana fra stereotipi e (in)visibilità

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978-88-6274-414-0
16,00 €
Autore: Fabiana Fusco
Isbn: 978-88-6274-414-0
Collana: Lingua, cultura, territorio / ISSN 2611-3813
La lingua e il femminile nella lessicografia italiana fra stereotipi e (in)visibilità
Maggiori Informazioni
ISBN978-88-6274-414-0
Numero in collana43
CollanaLingua, cultura, territorio / ISSN 2611-3813
AutoreFabiana Fusco
PagineVI-110
Anno2012
In ristampa
DescrizioneLa lingua e il femminile nella lessicografia italiana fra stereotipi e (in)visibilità
Introduzione • 1. Lingua, genere e stereotipi • 2. Gli stereotipi di genere nella lessicografia • 3. Il femminile e il Grande Dizionario dell’Italiano dell’uso • 4. Gli agentivi (titoli, cariche e professioni) nella lingua e la loro (in)visibilità lessicografica • Conclusioni • Bibliografia
Lo studio costituisce una riflessione sugli usi che, giorno dopo giorno, facciamo di talune parole e di talune espressioni logore e stereotipate riflesse nei vocabolari italiani e da lì diffuse. Dopo aver illustrato alcune tematiche generali relative al genere femminile e allo stereotipo di genere nella lingua italiana, la ricerca focalizza l’attenzione sugli aspetti di sessismo linguistico che mostrano delle dissimetrie di trattamento dei significati attribuiti agli uomini e alle donne. Osservatorio privilegiato sono i dizionari che, mirando a descrivere l’impiego della lingua, si configurano come strumenti di conoscenza non solo linguistica. L’obiettivo è di passare in rassegna le forme e i contenuti dei lemmi riconducibili alla donna decostruendo l’architettura ordinata propria di un dizionario e seguendo un percorso di parole femminili, focalizzato su una selezione tematica omogenea e su una discrezione più fine dei significati. Scopriremo dunque che ministra, sindaca, ingegnera sono parole come le altre, né belle né brutte: l’unica differenza sta nel fatto che i parlanti non sono sempre abituati a pronunziarle o a scriverle. Solo continuando a discutere e far circolare i nuovi termini, attraverso grammatiche, dizionari, saggi di divulgazione linguistica e i mezzi di informazione, si potrà giungere a un cambiamento nei comportamenti linguistici.
Fabiana Fusco è professoressa associata di Linguistica e Teoria e storia della traduzione presso il Dipartimento di Lingue e Letterature straniere dell’Università di Udine. I suoi interessi scientifici si rivolgono all’ambito della linguistica italiana e friulana (comunicazione giovanile e specialistica, lingua e genere), dell’interferenza linguistica (tema cui ha dedicato il saggio Che cos’è l’interlinguistica, Roma, Carocci 2008) e della storia e delle tecniche della traduzione (terminologia, traduzione multimediale e autotraduzione), con diverse pubblicazioni, apparse in riviste scientifiche italiane e straniere, in atti di convegno e in volumi vari. È Direttrice Vicaria del “Centro Internazionale sul Plurilinguismo” della stessa università, dove coordina progetti di ricerca sulle minoranze linguistiche e sull’educazione plurilingue.