Modi di dire e proverbi popolari biellesi

Nuova raccolta
Autore: Alfonso Sella
Isbn: 88-7694-264-5
Collana: Lingua, cultura, territorio / ISSN 2611-3813
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Nuova raccolta
Modi di dire e proverbi popolari biellesi
Maggiori Informazioni
ISBN88-7694-264-5
Numero in collana27
CollanaLingua, cultura, territorio / ISSN 2611-3813
AutoreAlfonso Sella
PagineXXVIII-552; 32 ill. in bianco e nero e 1 cartina
Anno1998
In ristampaNo
DescrizioneModi di dire e proverbi popolari biellesi
Presentazione • Introduzione • Nota sul sistema di trascrizione • Nota bibliografica sulla paremiografia dell’area biellese • Sigle dei luoghi di inchiesta • Sigle degli informatori • PRIMA PARTE, Il tempo e lo spazio. La natura • SECONDA PARTE, L’uomo • TERZA PARTE, La vita morale • QUARTA PARTE, Il pensiero e l’azione • QUINTA PARTE, Il trascendente, l’imponderabile, l’inconscio • Indice dei soggetti • Lemmario italiano
Le scadenze della vita rurale, i tempi per la semina e il raccolto, i segni da leggere sulla terra o nell’aria per prevedere le perturbazioni atmosferiche; i valori dell’operosità e dell’impegno; l’educazione alla sobrietà, al risparmio, alla riservatezza, alla frugalità. Questi, oltre a mille notazioni di carattere pratico, sono alcuni tra i contenuti della nuova raccolta di proverbi e detti biellesi inediti, che - con i Proverbi e detti popolari biellesi dello stesso Autore, pubblicati nel 1970 - completa in modo esauriente il panorama paremiologico della nostra regione. Organiche divisioni del materiale e accuratissimi indici rendono agevole la consultazione allo studioso e consentono, a chi studioso non è, una fruttuosa ricerca a caccia di piacevoli curiosità. Si possono trovare, infatti, espressioni di singolare e compendiosa efficacia - a piòu pulènta e curnëtte ‘piovono polenta e fagiolini’ vale, ad esempio, ‘la pioggia abbondante giova al raccolto che sarà copioso nel campo e nell’orto’ - o di sapore biblico: al pèri sèn i òsi dla tèra ‘le pietre sono le ossa della terra’. Al lamento del contadino oppresso dalle incombenze della fienagione - taié, spaté, viré, ancaplé, rastlé, purté: mé fé? - fanno eco voci dal regno vegetale: bütme tart, bütme bunóra, fin ca fa nèn caut i vn nèn fóra, ‘seminami tardi seminami presto, finché non fa caldo non spunto’ ricorda la zucca nelle gelide primavere. Va segnalata ancora l’abbondante messe di modi di dire, generati da una imaginifica inventiva: un uomo basso di statura diventa grand mé n tapìs ‘come un tappeto’, un duro d’orecchi è sort mé n us ‘come un uscio’ e un ubriaco è ciùch mé la giüstisia. Per non parlare delle innumerevoli circonluzioni con cui si può dare dello stupido o mandare al diavolo un seccatore; qui la riprovazione dell’insulsaggine e l’ira per la molestia inflittaci dagli importuni si colorano di fantastiche invenzioni che mitigano l’indignazione, attenuano il biasimo, riconducono al buon senso e al sorriso. Il mondo che appare in queste pagine non è quello racchiuso in una boccia di vetro, immerso nello sfarfallio della neve artificiale, ma quello concreto, reale, vivo nel ricordo e nel cuore di decine di fonti, depositarie di sapienze antiche. Da loro, durante ripetuti incontri, Alfonso Sella le ha raccolte per noi con metodo scientifico, infinito rispetto, umile e paziente fatica.
Alfonso Sella è nato a Roma nel 1913. pittore, scultore e fotografo, è approdato negli anni Sessanta all’attività di dialettologo, divenendo raccoglitore del Gruppo di Ricerca per la Dialettologia Italiana ed iniziando con Corrado Grassi la redazione del Dizionario Atlante delle Parlate Biellesi, opera al cui completamento sta lavorando tuttora. Nel 1970 ha pubblicato una “Raccolta di proverbi e detti popolari biellesi”, nel 1992 la “Flora popolare biellese”, nel 1994 il “Bestiario popolare biellese”. Appassionato botanico, ha intrapreso ricerche sul campo, facendo scoperte di interesse scientifico. Vive e lavora a Biella.