Retorica, filosofia e politica in Giuliano Cesare

Autore: Alessandro Pagliara
Isbn: 978-88-6274-377-8
Collana: Hellenica / ISSN 1825-3490
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Retorica, filosofia e politica in Giuliano Cesare
Maggiori Informazioni
ISBN978-88-6274-377-8
Numero in collana42
CollanaHellenica / ISSN 1825-3490
AutoreAlessandro Pagliara
PagineVIII-176
Anno2012
In ristampaNo
DescrizioneRetorica, filosofia e politica in Giuliano Cesare
Prefazione ● 1. «Velux dux diuturnus eminens et consiliis» ● 2. La porpora del Cesare e il «porphýreos thánatos» ● 3. Emulo di Eracle e di Dioniso ● 4. Il «miles Mythrae» e il «miles Christi» ● 5. «Encomiastes, sed historicus» ● 6. «Asophos sophía» di un «princeps philosophiae» ● Bibliografia ● Indice dei passi citati di autori antichi ● Indice dei nomi di autori e personaggi moderni
L’indagine sul rapporto tra Flavio Claudio Giuliano e la retorica ha la sua ragion d’essere nell’imbarazzo che attraversa gli studi giulianei in epoca moderna a motivo dell’attività panegiristica del periodo del cesarato: con la parziale eccezione di quello per Eusebia, i due encomi dedicati dal giovane Giuliano a Costanzo II sono stati avvertiti come non confacenti all’austera figura del monarca filosofo, come azione da giustificare; considerati, insomma, in quanto all’atto che essi rappresentano, non già, prima di tutto, quali testi da valutare in sé. E atto di opportunismo politico, più che di adesione del Cesare al modello di un genere letterario, le cui “leggi” erano parte della sua formazione culturale, non meno che della più generale prassi di comunicazione politica della sua epoca. La ne-gativa percezione del bagaglio retorico di larga parte della produzione letteraria tardoantica è ormai tramontata, sia per l’interesse crescente suscitato dalla letteratura “sofistica” d’epoca imperiale, sia come conseguenza peculiare della più generale “esplosione di tardoantico” che ha caratterizzato gli indirizzi della ricerca storica sull’antichità negli ultimi decenni. Tale nuovo approccio ha condotto all’esigenza di una revisione del giudizio critico leopardiano sul «tempo di Giuliano [...] tutto sofistico»: retorica, filosofia e politica – questo studio intende mostrarlo – rappresentano infatti aspetti complementari della complessa e, per molti versanti, eccezionale personalità di Giuliano, che nella cosciente contrapposizione a Costantino segnò col suo breve regno l’altro polo della storia del IV sec.

Alessandro Pagliara (Roma 1969), dottore di ricerca in Storia antica presso l’Università di Perugia, e in Studi di Antichità, Medioevo, Rinascimento pres-so l’Istituto Italiano di Scienze Umane (SUM) di Firenze, ha insegnato Storia romana ed Epigrafia latina presso l’Università di Macerata e attualmente lavora presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Torino. Si è occupato principalmente di tematiche relative all’Italia meridionale, la Sicilia e le isole Eolie dalla grecità al tardoantico; di rapporti tra musica, etica, politica e oikonomía nelle fonti classiche e post-classiche; della ri-flessione sullo Stato in Platone e i suoi echi nel platonismo giulianeo. Tra i suoi ultimi lavori: Contributo alla storia di Sicilia nel V sec. d.C. (Macerata 2009); Per la storia della fortuna dell’imperatore Giuliano tra Uma-nesimo ed età barocca (Roma 2010).