Traduzioni da Senofonte e Plutarco

Sku
978-88-6274-426-3
50,00 €
«Respublica Lacedaemoniorum, Agesilaus, Lycurgus, Numa, Cyri Paedia»
Curatore: Jeroen De Keyser
Autore: Francesco Filelfo
Isbn: 978-88-6274-426-3
Collana: Hellenica / ISSN 1825-3490
Quick Overview
«Respublica Lacedaemoniorum, Agesilaus, Lycurgus, Numa, Cyri Paedia»
Traduzioni da Senofonte e Plutarco
Maggiori Informazioni
ISBN978-88-6274-426-3
Numero in collana44
CollanaHellenica / ISSN 1825-3490
AutoreFrancesco Filelfo
CuratoreJeroen De Keyser
PagineLXXIV-302
Anno2012
In ristampaNo
DescrizioneTraduzioni da Senofonte e Plutarco
Premessa • Abbreviazioni bibliografiche • Introduzione: 1. La trasmissione della tetralogia spartana • 2. La trasmissione della Cyri Paedia • 3. Traduzioni e testi greci • 4. Le cinquecentine senofontee • 5. Lingua • 6. Criteri editoriali • Testi: Xenophontis Atheniensis Liber de Republica Lacedaemoniorum • Oratio de laudibus Agesilai regis • Plutarchi Chaeronensis • Lycurgi vita • Numae vita • De utroque iudicium • Xenophontis Atheniensis De Paedia Cyri regis Persarum libri VIII • Tavole
Nel 1429 il giovane Francesco Filelfo (1398-1481) si recò a Firenze, chiamato da Palla Strozzi e Leonardo Bruni, per insegnare allo Studio. Vantava un’ottima conoscenza della lingua greca grazie ai sette anni trascorsi a Costantinopoli, dove aveva non solo sposato la figlia di Giovanni Crisolora, ma anche studiato, in­sieme a Bessarione, con Giorgio Crisococca, cosicché si proclamava il più grande grecista del tempo in Occidente. Durante il soggiorno fiorentino tradusse la Respublica Lacedaemoniorum e l’Agesilaus di Senofonte, dedicati nel 1430 insieme al Lycurgus e al Numa di Plutarco al cardinale Niccolò Albergati. Per la sua ultima e più estesa opera versoria Filelfo tornò a Senofonte, con la Cyri Paedia compiuta nel 1467. Queste traduzioni furono fra i primi incunaboli a essere stampati (la Cyri Paedia nel 1477, le vite plutarchee già nel 1470) e videro numerose ristampe. La traduzione filelfiana della Paedia fu per quasi mezzo secolo l’unica versione a stampa in cui l’Europa rinascimentale potesse leggere questo Fürstenspiegel, e venne ancora ristampata per vari decenni nelle edizioni bilingui del testo senofonteo. Questo volume, nel fornire un’edizione critica delle versioni filelfiane, documenta la genesi e l’evoluzione del testo di un considerevole corpus omogeneo rima­sto finora quasi inaccessibile nella sua forma originale, poiché le stampe cinquecentine, con interventi successivi, hanno alterato nel corso della loro lunga fortuna il dettato di queste traduzioni, pur sempre presentate come il lavoro ‘di Filelfo’.

Jeroen De Keyser ha studiato filologia classica all’Università di Gent e si è specializzato in latino medioevale e umanistico presso l’Università di Firenze. È dottore di ricerca in Filologia greca, latina e bizantina dell’Università di To-rino ed è attualmente ricercatore presso il Dipartimento di Lette-ratura latina dell’Università di Leuven, dove sta allestendo l’edizione critica dell’epistolario greco-latino di Fran­cesco Filelfo. Ha in corso di stampa del medesimo anche le prime edizioni delle Commentationes Florentinae de exilio (I Tatti Renaissance Library, Harvard University Press) e della Sphortias (Noctes Neolatinae, Georg Olms Verlag). Si occupa inoltre della tradizione dei classici in età uma-nistica e, in particolare, della trasmissione delle orazioni di Cicerone.