Il corno magico
ISBN | 88-7694-765-5 |
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Numero in collana | 24 |
Collana | Gli Orsatti / ISSN 2283-2025 |
Autore | Robert Biket |
Curatore | Margherita Lecco |
Pagine | IV-204 |
Anno | 2004 |
In ristampa | No |
Descrizione | Il corno magico |
Nelle tradizioni letterarie di molti popoli europei si trova il motivo degli oggetti magici – soprattutto un corno o un mantello – dotati della proprietà di rivelare destini o qualità d’eccezione, l’investitura del potere, il valore di un guerriero, l’onestà. Da un sostrato mitico, in cui la prova collegata all’oggetto era riservata all’identificazione del sovrano (vedi l’estrazione della spada nella roccia che vede vincitore il futuro re Artù), il motivo venne esteso a testare la virtù delle donne, quasi sempre con risvolti piccantemente pessimistici, ironici e comici. Ma la prova, e le narrazioni che la testualizzano, rivelano in realtà un altro segreto: poiché si pongono come misuratori del grado di coesione delle comunità in cui l’oggetto viene ad essere impiegato. Ed è in questo che gli oggetti magici svelano un passaggio di funzione, manifestando in pieno, in modo più o meno divertito, un’intrinseca distruttività, pronta ad infrangere le relazioni falsamente solidali che s’intrattengono tra gli appartenenti ad un gruppo (la corte, ad esempio). Il Lai du Cor, fra le testimonianze più antiche dell’età medievale, offre una versione del motivo che è insieme raffinata e comica, permeata da un’ironia brillante ed arguta nella distribuzione ed argomentazione del racconto, nella caratterizzazione dei personaggi, nell’eleganza della chiusura, che risolve in scherzo la spinosa situazione dei tradimenti da cui è afflitta la corte arturiana. Introduzione, edizione, traduzione e commento a cura di Margherita Lecco.