Alfredo de Palchi

Sku
978-88-6274-019-7
16,00 €
La potenza della poesia
Curatore: Roberto Bertoldo
Isbn: 978-88-6274-019-7
Collana: Studi e ricerche / ISSN 2723-8954
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La potenza della poesia
Alfredo de Palchi
Maggiori Informazioni
ISBN978-88-6274-019-7
Numero in collana60
CollanaStudi e ricerche / ISSN 2723-8954
CuratoreRoberto Bertoldo
Pagine172
Anno2008
In ristampaNo
DescrizioneAlfredo de Palchi
R. Bertoldo, Introduzione: Alfredo de Palchi, la “potenza” della poesia • R. Bertoldo, Intervista ad Alfredo de Palchi • F. Pappalardo La Rosa, Nella «buia danza» dell’esistenza. Appunti sulla poesia di Alfredo de Palchi • G. Panella, Ritratto (in piedi). La lezione poetica di Alfredo de Palchi • M. Rossella, Alfredo de Palchi • B. Carle, The lexicon of Costellazione anonima: a paradigmatic poem • R. Caddeo, Alfredo de Palchi, Paradigma: una vorticosa, apocalittica testualità tra vitalismo e demolizione • J. Taylor, Between the horizon and the leap: the poetry of Alfredo de Palchi • A. Ferramosca, Tutte le poesie di Alfredo de Palchi • R. Ferrarelli, Metonymies and metaphors in the poetry of Alfredo de Palchi • A. Laiolo, Un incipit depalchiano e la quartina di Villon • G. Linguaglossa, “Lateralità” di de Palchi • S. Montalto, Alfredo de Palchi: un perpetuo scoppio di vita • L. Nanni, La bellezza sopra le macerie • N. Condini, Carnalità mistica nel Paradigma di de Palchi • A. Paganardi, La fenice poetica di Alfredo de Palchi • G. Fantato, Versi incisi nella pietra. Note di lettura sulla poesia di Alfredo de Palchi • D. Capello, Del pulsare. Note su “Essenza carnale” di Alfredo de Palchi • P. Flecchia, Il corpo come orizzonte della scrittura. Una nota sulla poesia di Alfredo de Palchi • R. Vesco, A. Lippo, D. Cara, Tre letture • L. Fontanella, Per le Memorie Scheletriche di Alfredo de Palchi • A. de Palchi, Memorie scheletriche • Opere • Bibliografia critica
Con questo libro di saggi vogliamo rendere il giusto onore a un poeta che ha percorso l’intero Novecento con piglio unico e con una novità di linguaggio che si faceva sentire già negli anni quaranta precedendo l’esperienza della reclamizzata neoavanguardia e, per di più, senza rinunciare al tono lirico. L’operazione poetica di de Palchi non è mai stata un prodotto scolastico da intellettuale: ha sempre attinto da ciò che solo i veri poeti posseggono, cioè un turbamento interiore irrisolto.
Alfredo de Palchi, originario di Verona, vive a New York. Ha svolto, e tuttora svolge, un’intensa attività editoriale. Il suo lavoro poetico è stato finora raccolto in cinque libri: Sessioni con l’analista (Mondadori, Milano, 1967; traduzione inglese di I.L. Salomon, October House, New York, 1970); Mutazioni (Campanotto, Udine, 1988, Premio Città di S. Vito al Tagliamento); The Scorpion’s Dark Dance (traduzione inglese di Sonia Raiziss, Xenos Books, Riverside, California, 1993; II edizione, 1995); Anonymous Constellation (traduzione inglese di Sonia Raiziss, Xenos Books, Riverside, California, 1997; versione originale italiana Costellazione anonima, Caramanica, Marina di Minturno, 1998); Addictive Aversions (traduzione inglese di Sonia Raiziss e altri, Xenos Books, Riverside, California, 1999); Paradigma (Caramanica, Marina di Minturno, 2001). Tutti questi libri si possono ritrovare, in lingua italiana, nel volume Paradigma–Tutte le poesie: 1947–2005, Mimesis/Hebenon, Milano, 2006. Sono seguite le due plaquettes omaggio: Dates and Fevers of Anguish, 14 poesie in edizioni bilingue, intr. e trad. di Luigi Bonaffini e Michael Palma, Gradiva Publications, New York 2006; Contro la mia morte, 20 recenti poesie, edizione numerata di 350 esemplari firmati, Libreria Padovana Editrice, Padova, 2007. Direttore della rivista “Chelsea”, Alfredo de Palchi ha curato con Sonia Raiziss la sezione italiana dell’antologia Modem European Poetry (Bantam Books, New York, 1966). Da cinque anni dirige la casa editrice no-profit che ha fondato, “Chelsea Editions”, per produrre antologie poetiche bilingui di autori italiani. È il suo generoso contributo alla poesia moderna e contemporanea italiana nell’ignoranza e nella negligenza degli Stati Uniti d’America per la cultura straniera.