Li fatti de'Romani

Sku
978-88-6274-381-5
40,00 €
Edizione critica dei manoscritti Hamilton 67 e Riccardiana 2418
Autore: David P. Bénéteau
Isbn: 978-88-6274-381-5
Collana: Studi e ricerche / ISSN 2723-8954
Quick Overview
Edizione critica dei manoscritti Hamilton 67 e Riccardiana 2418
Li fatti de'Romani
Maggiori Informazioni
ISBN978-88-6274-381-5
Numero in collana108
CollanaStudi e ricerche / ISSN 2723-8954
AutoreDavid P. Bénéteau
Pagine640
Anno2012
In ristampaNo
DescrizioneLi fatti de'Romani

Introduzione ● 1 Premessa ● 2 Li fet des Romains ● 3 Studi sulle versioni italiane ● 4 La tradizione lunga ● 5 Descrizione dei manoscritti ● 6 Lapo di Neri Corsini ● 7 La mano di Lapo ● 8 Contenuto di H + R ● 9 La contaminiazione ● 10 Contaminiazione con Bartolomeo da San Concordio ● 11 Contaminiazione con la redazione breve ● 12 Le rubriche ● Cenni linguistici: 1 Fonetica ● 2 Lessico (gallicismi) ● 3 Altre osservazioni ● Note al testo: Metodo seguito nell’allestimento dell’edizione critica ● Il Sallustio (Hamilton 67) ● Il Lucano (Riccardiano 2418) ● Bibliografia ● Indice dei manoscritti citati ● Glossario ● Ringraziamenti ● Indice generale

 

 

Il fascino che la storia romana esercitava sul lettore del Medioevo è testimoniato dalle numerosissime versioni in lingua moderna che ci sono pervenute. Il fortunato volgarizzamento francese del primo Duecento intitolato Li fet des Romains, epopea classica e insieme romanzo cavalleresco, fu tradotto e rimaneggiato più di una volta, e diede inizio a una serie di rifacimenti in toscano sin dal terzo quarto del Duecento. La versione toscana de Li fatti de’ Romani che qui si pubblica è contenuta nei manoscritti Hamilton 67 di Berlino e Riccardiano 2418 di Firenze (originalmente un codice unico), vergati nel 1313 da Lapo Corsini, facoltoso mercante fiorentino. Si tratta di un ambizioso progetto che dimostra le crescenti aspirazioni culturali del ceto medio a Firenze nell’età di Dante. Questi due manoscritti testimoniano un momento culturale di transizione fra una lettura della storia romana intesa come racconto e intrattenimento pedagogico, e un’altra, pre-umanistica, attenta alle fonti e ai suoi specifici significati, e hanno perciò un grande valore documentario e linguistico. Per la prima volta il lettore moderno ha accesso all’intera versione lunga de Li fatti de’ Romani, conosciuta dagli studiosi per oltre un secolo e mezzo. Il volume è completato anche da un dettagliato apparato e da un ricco glossario. L’edizione di questi manoscritti, contaminati con altri testi, fra cui volgarizzamenti tradotti direttamente dal latino, rivela i rapporti reciproci fra le fonti e mette in evidenza il modo di operare del compilatore.
David P. Bénéteau è Professore Associato di Lingua e Letteratura Italiana presso la Seton Hall University a South Orange, New Jersey, USA, dove insegna dal 1992. Ha ottenuto il Bachelor’s Degree presso la McGill University di Montreal (Canada) e il Ph.D. all’University of California, Berkeley, nel 1991. È l’autore della traduzione inglese dell’opera scientifica seicentesca Segreti di fornace (The Ceramist’s Secrets, Aedo, Montelupo Fiorentino, 2005), scritta da Dionigi Marmi.