Giuseppe Baretti: un piemontese in Europa

Sku
88-7694-125-8
21,00 €
Atti del Convegno di studi (Torino, 21-22 settembre 1990)
Curatore: Marco Cerruti e Paola Trivero
Isbn: 88-7694-125-8
Collana: Contributi e proposte ISSN 1720-4992
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Atti del Convegno di studi (Torino, 21-22 settembre 1990)
Giuseppe Baretti: un piemontese in Europa
Maggiori Informazioni
ISBN88-7694-125-8
Numero in collana23
CollanaContributi e proposte ISSN 1720-4992
CuratoreMarco Cerruti e Paola Trivero
PagineVIII-272
Anno1993
In ristampaNo
DescrizioneGiuseppe Baretti: un piemontese in Europa
Premessa • N. Jonard, G. Bar etti e gli illuministi francesi • B. Anglani, Baretti e il patto del viaggiatore illuminista • M. Stàuble - Lipman Wulf, La polemica di Baretti con Voltaire e il saggio di Elisabeth Montagu su Shakespeare • G. Nicastro, Baretti e Metastasio • P. Trivero, Baretti e Goldoni • E. Mattioda, Baretti e il problema della traduzione • F. Fido, Didattica e “nonsense”, invettiva e teatro: volti del Baretti inglese • N. Mineo, Letteratura e cultura nella prospettiva della “Frusta letteraria” • I. Crotti, Appunti per alcune prospettive di genere letterario • S. Romagnoli, Forme della recensione barettiana • R. Ricorda, «La frusta letteraria» e le tecniche del giornalismo «spettattoriale» • G. Pizzamiglio, La «Frusta» a Venezia: appunti su Rebellini e Baretti • E. Guagnini, I viaggi di Baretti • G. Barberi Squarotti, Lo stile del viaggio • W. Spaggiari, Baretti nel Convito de’ poeti burleschi • G. Pagherò, Baretti e i piemontesi • G. C. Sciolla, Baretti e «Lo stato attuale delle Belle arti in Italia» • M. Cerruti, Il Baretti di Michelstaedter
I testi raccolti in questi Atti danno prova della buona riuscita del Convegno barettiano che si tenne a Torino nel ’90. E ne vien fuori, se ne delinea un Baretti non certo, ovviamente, altro rispetto all’immagine che di lui si era venuta definendo fra gli anni Sessanta e Settanta, ma ulteriormente indagato nella ricchezza e complessità dei suoi rapporti con la cultura contemporanea e meglio illuminato in certe componenti, che sembrano oggi più significative e frequentabili, della sua fervida esperienza. Nell’un caso, si dovrà intendere non solo il rapportarsi – in termini di idee, di scelte ecc. – a grandi figure come Metastasio, Goldoni, Voltaire e gli illuministi francesi, ma anche le personali relazioni, amicali, lavorative, conflittuali. Nel secondo, dicemmo emergenti: la questione della situabilità o meno del Baretti nel quadro della cultura illuminata, o meglio degli “illuministi” del tempo; la specificità della sua scrittura critica, con una rinnovata, anche nei modi del riflettervi, attenzione alla "Frusta letteraria"; infine il "viaggio", nella prospettiva dell’attuale crescente interesse per questa che è esperienza insieme di vita, di memoria, di scrittura e di comunicazione.