L’idea concubina

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978-88-6274-419-5
17,00 €
Le tentazioni di un intellettuale fin de siècle
Autore: Clara Allasia
Isbn: 978-88-6274-419-5
Collana: Contributi e proposte ISSN 1720-4992
Quick Overview
Le tentazioni di un intellettuale fin de siècle
L’idea concubina
Maggiori Informazioni
ISBN978-88-6274-419-5
Numero in collana81
CollanaContributi e proposte ISSN 1720-4992
AutoreClara Allasia
PagineVI-190
Anno2012
In ristampaNo
DescrizioneL’idea concubina
Premessa • I. Le «miniere di poesia»: la tentazione del medio evo fra Dante e Da Ponte • II. Dal diamante alla «poltiglia»: il fallimento risorgimentale e la tentazione nazionalista • III. «Acta martyrum sincera delle Università Italiane»: la tentazione del magistero • IV. «Un mestier gradevole per gli scampafatiche»: la tentazione della poesia • V. «Ciò valga a confermar la certezza della critica»: la tentazione della militanza • VI. «Vorrei, se si potesse, confabulare un po’ col padre eterno»: la tentazione della fede • Indice dei nomi
In uno scritto del 1904 Arturo Graf perorava la causa degli uomini che «non […] sposan le idee; ma piuttosto […] aman vivere con esse in affettuoso, onesto, fruttifero concubinato», perché, spiegava, le idee «possono riuscire assai più intolleranti, più indiscrete e più intrattabili di qualsivoglia femmina». L’analisi qui condotta si sofferma su sei argomenti cruciali, che rappresentarono altrettante ‘tentazioni’ di sosta nell’inesausto vagabondare di Graf: dal medioevo, culla delle «superstizioni nate da bisogno», alla consapevolezza del fallimento risorgimentale, che tuttavia non giustifica la caduta in un nazionalismo cieco, perché «vero patriottismo non è quello che solo nelle occasioni grandi e solenni si scuote, si scalmana e rodomonteggia», ma neppure giustifica fino in fondo la conversione al socialismo («tra i rivoluzionarii e i conservatori non c’è, molto spesso, se non quest’unica differenza, che gli uni sono canaglia turbolenta, gli altri canaglia pacifica»). Seguono le incombenze universitarie, imposte da un ruolo che Graf si trova a ricoprire, quasi suo malgrado, e, fuori dall’università, la tentazione di una militanza letteraria e civile, che investe anche la produzione poetica, nella ricerca di un’alternativa a quanto è promosso da «letterati illetterati, critici analfabeti, lenoni estetici, laureati in mascalcia e scienze affini, specialisti dell’indiscernibile e dell’impercettibile, subuomini che si fanno chiamare superuomini». L’ultima tentazione, quella della fede, non ha assolutamente il sapore di un approdo perché «si danno uomini di così alta e pura religiosità che di nessuna religione positiva si possono contentare».

Clara Allasia insegna letteratura italiana presso l’Università di Torino. Sui maestri della scuola storica e i loro rapporti con Benedetto Croce ha pubblicato il Carteggio Croce-Cian (2010), Lettere a Procaria. Croce, la letteratura, il fascismo (2010) e I principali corrispondenti di Vittorio Cian. Appunti per un inventario (2011). Affine a questa linea di ricerca, ma con lo sguardo rivolto alla generazione successiva, è la nuova edizione della Storia delle storie letterarie di Giovanni Getto (2010).