Il Parnaso e la zucca

Sku
88-7694-182-7
18,00 €
Testi e studi folenghiani
Curatore: Mario Chiesa e Simona Gatti
Isbn: 88-7694-182-7
Collana: Contributi e proposte ISSN 1720-4992
Quick Overview
Testi e studi folenghiani
Il Parnaso e la zucca
Maggiori Informazioni
ISBN88-7694-182-7
Numero in collana30
CollanaContributi e proposte ISSN 1720-4992
CuratoreMario Chiesa e Simona Gatti
Pagine256
Anno1995
In ristampaNo
DescrizioneIl Parnaso e la zucca
Premessa • Avvertenza • TESTI: Anonimo, La gran battaglia de li gatti e de li sorzi. A cura di Mario Chiesa • Teofilo Folengo, La Umanità del Figliuolo di Dio. Libro secondo a cura di Simona Gatti • STUDI: Un anonimo raffinato per un letteratissimo poemetto popolareggiante • Zuan Polo «apresso el Relogio», Zoppino «ad pillastra Samarchi»: buffoni ed erbolati in piazza e in corte • Boccalo • Bugia, verità, poesia • La conversione di Baldo e una palinodia del Folengo • Il Pitocco, Acquario, Zoppino, Boccalo, Merlino e il macaronico • Don Teofilo della sobrietà • APPUNTI: Per il testo della «Palermitana» • Onorato palermitano, un gruppo di giovani monaci e i superiori indegni • L’«Atto della Pinta» da don Teofilo Folengo a don Scipione di Castro • Postille all’«Orlandino» • Indice dei nomi
Merlino dei macaroni e Don Teofilo della sobrietà sono due personalità opposte che stanno insieme forzatamente e grazie ad infingimenti? Che l’opera del Folengo sia sostanzialmente unitaria è l’ipotesi che ha guidato le ricerche all’origine di questo libro: alcuni temi percorrono tanto l’opera macaronica che quella sacra; una poetica insieme eversiva e conservatrice guida il Folengo macaronico e quello volgare. Nei poemi biblici appare rinnovatore sia nel rapporto con il testo sacro sia nei confronti delle forme letterarie. L’opera macaronica risulta eversiva proprio perché conservatrice: il poeta non rinuncia a quella situazione culturale in cui Virgilio e «vocabolazzi», petrarchismo e canzoni bergamasche o mariazi pavani erano solidale esperienza quotidiana; fermo ad un tempo in cui motivi di strada venivano utilizzati dai musicisti dell’aula ducale, elementi dell’immaginario popolare entravano nei poemi che dilettavano la corte, le parole di Virgilio convivevano con quelle dei «dicitori di piazza», egli esaspera questa intercomunicabilità – proprio quando essa viene meno – fondendo diversi in un’unica opera e varie lingue in un lingua unica.
Mario Chiesa insegna Storia della critica letteraria nella Terza Università di Roma. I suoi studi folenghiani si sono espressi nel volume Teofilo Folengo tra la cella e la piazza (1988) e nell’edizione critica dell’Orlandino (1991). Ha curato l’edizione della Macarronea di Giovan Giorgio Alione (1982) e, con Giovanni Tesio, le antologie Il dialetto da lingua della realtà a lingua della poesia (1978) e Le parole di legno (1984). è segretario di redazione del «Giornale storico della letteratura italiana». Simona Gatti insegna nei licei; nel 1984 ha conseguito il dottorato di ricerca in Italianistica nell’Università di Torino con una tesi sull’Umanità del Folengo, sulla quale ha pubblicato alcuni saggi.