Poemi biblici del Seicento

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88-7694-848-1
16,00 €
Curatore: Erminia Ardissino
Isbn: 88-7694-848-1
Collana: Contributi e proposte ISSN 1720-4992
Poemi biblici del Seicento
Maggiori Informazioni
ISBN88-7694-848-1
Numero in collana68
CollanaContributi e proposte ISSN 1720-4992
CuratoreErminia Ardissino
PagineVI-186
Anno2005
In ristampaNo
DescrizionePoemi biblici del Seicento
I poemi biblici del Seicento reinventano con grande creatività gli episodi scritturali che intendono narrare. Sono opere tra la catechesi e l’intrattenimento che risolvono in modo assai originale la rappresentazione del Trascendente, problema di notevole rilievo per la cultura barocca. Le realtà spirituali sono traslate e proposte secondo forme corporee, attraverso un immaginario narrativo che soddisfa l’empiria sensoria senza tradire la dimensione visionaria. Sono riconducibili al genere, frequentatissimo nel Seicento, del poema sacro e, pur rispondendo a istanze religiose e devozionali, di fatto appartengono al dominio letterario, di cui impiegano tutte le strategie. Loro modelli sono il De partu Virginis di Sannazaro, le soluzioni stilistiche di Petrarca, i cantari, ma dominano incontrastate le suggestioni della Gerusalemme liberata di Tasso, incomparabile fonte inventiva ed elocutiva. I poemi biblici, tanto diffusi allora quanto poco noti oggi, contribuiscono alla conoscenza della storia della cultura e della pietà, della vita quotidiana e dell’editoria, soprattutto della divulgazione delle Sacre Scritture nell’epoca in cui ne era vietato il volgarizzamento. I poemi L’Incarnazione di Ventura Venturi (Siena 1573-Monte Olivero 1627) e Del terrestre Paradiso di Benedetto Menzini (Firenze 1646-Roma 1704) sono stati scelti perchè rappresentativi dei temi più praticati nell’ambito della riscrittura della Bibbia del Seicento. Essi mostrano la ricchezza ed eleganza di quella linea poetica toscana che seppe portare avanti una lezione di classicità, resistendo agli artefici della moda dominante, e attestano la particolare fecondità che il testo sacro ebbe nel mondo cui appartenne Galileo.
Erminia Ardissino insegna Letteratura Italiana alla Facoltà di Scienze della Formazione e alla Scuola Interateneo di Specializzazione dell’Università di Torino. Ha pubblicato articoli e saggi su Dante, Petrarca, l’Umanesimo, Tasso, il Barocco, Manzoni, etc. Si è occupata in particolare della predicazione barocca (Il Barocco e il sacro. La predicazione del teatino Paolo Aresi tra letteratura immagini e scienza, Città del Vaticano, 2001) e dei rapporti tra scienza e religione ai tempi di Galileo. Ha preparato il volume Il Seicento per la Storia della Letteratura Italiana diretta da Andrea Battistini (Bologna, 2005). Al suo attivo ha inoltre due libri su Torquato Tasso: “L’aspra tragedia”. Poesia e sacro in Torquato Tasso (Firenze, 1996) e Tasso, Plotino, Ficino. In margine a un postillato (Roma, 2003). Ha curato l’edizione critica dell’Ovidio Metamorphoseos Vulgare di Giovanni di Bonsignori da Città di Castello, uscita nella collana della Commissione per i Testi di Lingua (Bologna, 2001) e l’edizione del Trattato della acutezze di Matteo Peregrini (Torino, 1997). In collaborazione con Sabrina Stroppa ha pubblicato Leggere testi letterari (Milano, 2001).