«Su nel sereno de' lucenti giri»

Le «Rime Sacre» di Torquato Tasso
Autore: Angelo Alberto Piatti
Isbn: 978-88-6274-197-2
Collana: Contributi e proposte ISSN 1720-4992
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Le «Rime Sacre» di Torquato Tasso
«Su nel sereno de' lucenti giri»
Maggiori Informazioni
ISBN978-88-6274-197-2
Numero in collana73
CollanaContributi e proposte ISSN 1720-4992
AutoreAngelo Alberto Piatti
Pagine220
Anno2010
In ristampaNo
Descrizione«Su nel sereno de' lucenti giri»
Premessa ● I. «La gloria, che fa il Sole ardente e chiaro»: ispirazione religiosa e fonti dottrinali nella poesia sacra di Torquato Tasso ● II. «Padre del ciel, che la tua imago eterna»: Petrarca nelle Rime sacre ● III. Dal pulpito alla poesia: la voce dei predicatori nei versi delle Rime sacre ● IV. «Che narrate di Dio la gloria eterna». Intorno ad alcuni topoi ● Indice dei nomi
Le Rime sacre di Torquato Tasso segnano il momento conclusivo di un’immensa produzione lirica che con le rime d’amore e d’encomio era stata il banco di prova di una sperimentazione stilistica continuata per l’intera esistenza. Meno note del Mondo creato e finora meno studiate rispetto all’ultima stagione tassiana, le Rime sacre offrono un’intensa testimonianza del mutato clima nei decenni successivi al Concilio di Trento. Documentano infatti il progressivo e irreversibile abbandono del canone letterario del tardo Rinascimento e prefigurano il contestuale aprirsi di nuovi scenari. Tra riflessi autobiografici e riferimenti teologici, le Rime sacre si possono leggere come autentica e umanissima meditazione sulla vita, dove richiami mistici si intrecciano a un forte sostegno alle verità di fede, e si traducono, per il Tasso, in una costante ma sofferta ricerca di sé e dell’assoluto.
Angelo Alberto Piatti, nato a Milano, ha studiato all’Università di Torino dove ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Italianistica, sotto la guida di Maria Luisa Doglio e Arnaldo Di Benedetto. Nel 2007 ha avuto il Premio Tasso del Centro Studi Tassiani di Bergamo. Ha pubblicato saggi sulla letteratura del Cinquecento, dalla poesia religiosa (il Monte Oliveto del Tasso, il topos delle ‘Lacrime’) al petrarchismo di area toscana (le Rime sacre e la corona di sonetti civili di Giovanni Guidiccioni).