Visioni sacre e morali

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88-7694-671-3
31,00 €
Edi­zione critica
Autore: Riccardo Verzini
Isbn: 88-7694-671-3
Collana: Contributi e proposte ISSN 1720-4992
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Edi­zione critica
Visioni sacre e morali
Maggiori Informazioni
ISBN88-7694-671-3
Numero in collana59
CollanaContributi e proposte ISSN 1720-4992
AutoreRiccardo Verzini
Pagine392
Anno2003
In ristampaNo
DescrizioneVisioni sacre e morali
Le Visioni sacre e morali di Alfonso Varano rappresentano sicuramente l’esperimento maggiormente innovativo nel quadro della letteratura settecentesca italiana. In quest’opera dalla genesi contrastata e dal progetto poetico che si è andato delineando e chiarendo durante tutto il lungo corso della vita dell’autore trova pieno compimento quella tendenza alla poesia biblica e di imitazione dantesca sviluppatasi nei decenni centrali del Settecento in seno all’Arcadia. Una tendenza in cui tuttavia fu sempre prevalente la matrice religiosa, in particolare di ispirazione gesuitica, su quella letteraria, mentre nelle Visioni varaniane la morale e la verità del cristianesimo divengono le fondamenta certe sulle quali è possibile costruire un nuovo immaginario poetico e ridare alla poesia un’autonomia e un valore assoluto anche nel secolo dei lumi e della fiducia incondizionata nella scienza. Nelle Visioni la poesia è infatti intesa come la sola attività dell’intelligenza umana capace di intuire i misteri e le leggi imperscrutabili di Dio, di spiegare gli effetti delle manifestazioni della natura che sfuggono al vaglio della ragione e di indicare all’uomo un percorso che non lo richiuda nell’orizzonte limitato della vita. Le Visioni sono inoltre la prima opera della letteratura italiana in cui si dà raffigurazione all’angoscia dell’uomo moderno e in cui si evince una particolare sensiblerie dell’autore nello scandagliare in profondità l’animo umano (il senso del peccato, il dolore, l’inquietudine, la noia) che non troverà esiti uguali se non fra gli autori più rappresentativi della stagione romantica.
Riccardo Verzini, dottore di ricerca presso il Dipartimento di Italianistica dell’Università di Torino e redattore del Grande Dizionario della Lingua Italiana UTET, ha orientato prevalentemente i suoi interessi alla letteratura moderna e contemporanea. Studioso di Manzoni (cui ha dedicato il volume Il paragone delle parole. La voce dei personaggi nei “Promessi Sposi”, 1995 ed altri saggi) e di d’Annunzio (Il Veneto segreto e notturno fra apparizione e ricordo, 1998; “La finestra è aperta alla notte bella”. Considerazioni sulla “Parisina”, 2001), ha inoltre pubblicato studi su Ariosto (Ludovico Ariosto, profilo letterario, 1998), Berto (“O eterno, nell’ora della morte hai ascoltato la mia voce”. Il teatro di Giuseppe Berto, 2000), Tondelli e Ginzburg (Letterati al cinema, 2002). Ha curato l’antologia Il canone della letteratura. Gli autori da Dante a Marino (1998) ed è stato coautore dei testi della trasmissione televisiva “Parola Mia” (2003).